Nuovi sistemi di videosorveglianza a Parma contro l'abbandono dei rifiuti

18 maggio 2021
#TERRITORI

Partirà nei prossimi giorni il progetto avviato dal Comune di Parma, Assessorato alle Politiche di Sostenibilità Ambientale, guidato da Tiziana Benassi, in collaborazione con Iren Ambiente, per rafforzare ulteriormente il contrasto al fenomeno degli abbandoni su suolo pubblico attraverso nuovi sistemi di videosorveglianza collocati in alcune aree della città. Ne hanno parlato, durante la conferenza stampa di presentazione, l'Assessore alle Politiche di sostenibilità ambientale Tiziana Benassi; con lei Alessandro Angella e Andrea Peri della Struttura Operativa Ambiente del Comune, e Federica Grassi, Claudio Civa e Nicolò Capra di Iren Ambiente SpA.

L’attività di vigilanza in materia di raccolta e conferimento dei rifiuti da parte degli utenti e di violazioni dei regolamenti sulla tariffa puntuale dei rifiuti urbani avente natura corrispettiva è svolta dagli AGENTI ACCERTATORI di IREN, figure preposte a tale controllo. Svolgono opera di informazione, prevenzione, accertamento e controllo dei conferimenti, nonché provvedono a sanzionare i comportamenti non conformi. Dal 2015, anno della loro introduzione, hanno effettuato 16.527 controlli ed elevato 1.861 sanzioni e dal 2018 sono più che raddoppiati i controlli annuali effettuati dagli stessi. 

Il progetto odierno prevede, nello specifico ed in aiuto agli Agenti Accertatori, l’installazione di videocamere, telecamere multisensoriali e fototrappole, per riuscire a intercettare le utenze che violano il Regolamento di Gestione dei Rifiuti del Comune di Parma, conferendo in maniera illegale rifiuti sul territorio. L’abbandono di rifiuti su suolo pubblico, oltre ad arrecare danno al decoro urbano della città, è un illecito amministrativo e i trasgressori sono punibili con sanzioni pecuniarie.  

L'abbandono incontrollato dei rifiuti su aree pubbliche determina un notevole impegno economico per la ripulitura: si stimano in circa 500.000 € annuali i costi per la rimozione delle micro discariche, per la ripulitura dei fossi e per il mantenimento del decoro e la rimozione dei rifiuti abbandonati. Tutti costi che, inevitabilmente, vanno a ricadere sui contribuenti. 

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