Il processo di digestione è del tutto identico a quello che accade in natura (è quello che avviene per esempio nello stomaco dei bovini) e viene accelerato semplicemente controllandone le variabili principali (la temperatura, principalmente).
Anche nella successiva fase di stabilizzazione altri tipi di organismi naturali (batteri, funghi) svolgono sempre in modo accelerato e controllato quello che avviene in natura (il medesimo processo su cui si basa il funzionamento della compostiera domestica).
L’impianto prevederà una prima fase di pretrattamento meccanico del materiale in entrata, che consiste nella rottura dei sacchetti dentro i quali è contenuto il rifiuto tramite appositi mulini, l’eliminazione di eventuali parti di materiale non trattabile (es. parti di plastica o metalli erroneamente conferiti).
Seguirà la fase di vera e propria digestione anaerobica, durante la quale i materiali, opportunamente miscelati e posti nelle condizioni ottimali di temperatura, vengono scomposti via via in materiali più semplici. Il prodotto principale di questa fase è il biogas
Alla digestione anaerobica seguirà poi una fase di stabilizzazione aerobica, durante la quale Il materiale solido digestato viene miscelato con verde e sfalci triturati che hanno la funzione principale di strutturante, al fine cioè di conferire al prodotto una adeguata permeabilità all’aria, fattore essenziale nella fase di produzione del compost.
Infine, una fase di raffinazione ha lo scopo di separare le frazioni più grossolane (per esempio pezzi di legno) alla fine della quale si ottiene un compost avente le caratteristiche previste dalla normativa sui fertilizzanti e utilizzabile per le coltivazioni, la floricoltura, la vivaistica